PRESENTAZIONE

La Festa di Sant’Efisio è la processione religiosa più importante di Cagliari.
Si svolge il 1º maggio, ininterrottamente dal 1657. In questa festa, vengono coinvolti gruppi vestiti con il proprio abito tradizionale provenienti da tutta la Sardegna. Oltre ad essere tra le più antiche è anche la più lunga processione religiosa italiana, con circa 65 km percorsi a piedi in 4 giorni, e la più grande del Mediterraneo.
Parte dalle stradine di Stampace, nel centro di Cagliari, gremite di folla e trasformate in un tappeto di petali di fiori, per arrivare alla spiaggia di Nora e quindi tornare alla chiesetta da cui è partita.
È un lunghissimo pellegrinaggio con migliaia di devoti venuti da ogni parte dell’Isola, che sfilano a piedi, a cavallo o sulle traccas, i carri trainati dai buoi e ornati di fiori e frutta.
Non è solo la più grande manifestazione religiosa della cultura e dell’identità della Sardegna: è soprattutto una
promessa solenne fatta l’11 luglio 1652 dalla città al suo protettore.
Da allora è sempre stata onorata, ogni primavera, per ben 359 anni 2015 incluso, con profonda devozione e gratitudine sincera.

STORIA

Nel 1652 in Sardegna infuriava la peste. Le autorità cittadine, esasperate dalla criticità di una situazione disperata chiesero aiuto con un voto solenne a Sant’Efisio martire.
Era un militare romano che, appena prima di essere giustiziato per la sua fede, aveva promesso di proteggere per sempre Cagliari e i suoi cittadini.
Con il voto, la città si impegnava a portare ogni anno la statua del Santo in processione, dal luogo in cui Efisio era stato incarcerato, nel quartiere di Stampace, fino alla spiaggia di Nora, a occidente sul golfo, dove aveva subìto il martirio.
La peste finì. Da allora Cagliari ogni anno scioglie il suo voto. Dall’anno della peste il Santo è stato invocato molte volte e, nella salvezza, i cittadini di Cagliari hanno sempre visto il suo intervento, perché Efisio e la città sono legati indissolubilmente: dall’amore, dalla venerazione e dalle reciproche promesse, intrecciate e rispettate da secoli.

LA PROCESSIONE

In tutti i mesi dell’anno ci si prepara per Sant’Efisio. In ogni paese della Sardegna i devoti dedicano ogni cura agli abiti tradizionali, spesso antichi e preziosi, tramandati per generazioni. Cavalli e cavalieri si esercitano a sfilare in parata, i conducenti preparano i giganteschi buoi alla fatica di trainare le traccas, i carri decorati di fiori che precederanno il cocchio dorato del Santo.
La mattina del primo di maggio la carrozza esce nella piazzetta, dove lo aspettano, con le corna adorne di pannocchie di fiori, i due buoi scelti per trainarlo. Le strade sono coperte dalla ramadura: un coloratissimo e profumato tappeto di petali ed essenze odorose.
Tutta la processione prepara il passaggio di Efisio: prima di lui sfilano i fedeli in abito tradizionale, le traccas, le confraternite religiose, i miliziani a cavallo con le antiche divise dalla giubba rossa.
Cavalcando in frac e cilindro accompagna il Santo anche l’Alter Nos: colui che è delegato a rappresentare il sindaco e tutta la città. Davanti al Municipio il cocchio con Sant’Efisio si ferma a ricevere l’omaggio della comunità, mentre suonano a festa le campane delle chiese e le sirene delle navi in porto. È forse il momento più suggestivo. Ma è solo l’inizio del lungo pellegrinaggio fino alla spiaggia di Nora. Il Santo passa in un cocchio più semplice, quindi fa tappa per la notte e arriva al luogo del suo martirio solo il giorno successivo. Lo aspettano due giorni di celebrazioni, poi il lungo ritorno. Il quattro di maggio il rientro in città nella notte, insieme ai miliziani e ai tantissimi fedeli, è emozionante come un sogno.

LE DATE

15 Gennaio:
E’ la data del martirio del Santo, celebrata, alla presenza dell’Arcivescovo della diocesi e dei devoti cagliaritani, con una processione che percorre le strade del quartiere storico di Stampace.

1 Maggio:
La grande processione si apre alle 10 della mattina con le traccas, seguono i devoti in abito tradizionale, i cavalieri, i Miliziani e la Guardiania. Il cocchio di Efisio si mette in cammino alle 12 e percorre il centro fino a sfilare davanti al municipio. Il pellegrinaggio prosegue con varie soste fino a Sarroch, dove si trascorre la notte.

2 Maggio:
Il cammino riprende fino a Nora, il luogo del martirio.

3 Maggio:
Efisio percorre la strada sino alle rovine della città romana di Nora, quindi riparte per Pula.

4 Maggio:
Il corteo riparte alle 8 della mattina per Cagliari, dove giunge alle 22.30 circa. Prima di mezzanotte la grande festa è finita. Il voto, ancora una volta, è sciolto.