Edito dalla casa editrice CUEC esce, il 10 Dicembre, il primo libro di Salvatore Amara dal titolo “Un salto nel blues”.

 

Cosa centra Salvatore Amara con i libri considerando che è più conosciuto come musicista blues, che calca i palchi da oltre trent’anni, che ha viaggiato spesso in lungo ed in largo per la Sardegna e non si è fatto mancare qualche serata all’estero? In effetti il quesito è legittimo ma alla fine il motivo è molto semplice: saldare il suo debito con il blues.

 

La musica del diavolo

La musica neroamericana ha dato tanto a Salvatore Amara ed è per questo che ha scritto il libro e lo ha fatto soprattutto per raccontare cos’è per lui, per creare curiosità intorno al blues soprattutto nei confronti di chi ancora non conosce questo mondo musicale ed invogliarlo ad andare a vedere qualche concerto. All’interno del testo si racconta l’incontro di Salvatore con la musica del diavolo, ma non quello musicale bensì quello storico, quello legato a gli schiavi, alla cultura musicale che questi si sono portati dietro nonostante tutto, alle sensazioni di amore e odio verso la vita.

Lo stato d’animo che ha accompagnato l’artista di Cagliari nello scrivere questo testo è stato soprattutto di dedizione, anche perché è stata una fatica immane. Riuscire a convogliare tutte quelle informazioni, sia emotive che non, per fare un libro e riuscire a metterle in fila in modo tale da essere logiche e quindi facilmente comprensibili a tutti non è stato facile. Soprattutto provare a dare un taglio al linguaggio del libro non è stato facile. Non poteva essere quello del saggista, ne quello dello storico, ne quello del grande esperto di blues ma solo e soltanto del fruitore di blues.

Un almanacco per appassionati

blues

Possiamo considerare il libro in questione un testo didattico? Certamente no, ma se per didattico si intende la possibilità di avere anche dei riferimenti che non sono solo narrativi allora possiamo considerarlo tale. Le schede tecniche dei vari artisti sono state inserite a completamento e riferimento di ciò che l’autore dice riguardo la musica neroamericana.

Se, ad esempio, si parla dell’incontro, musicalmente parlando, tra Salvatore Amara e Jimi Hendrix ecco che arriva in appoggio una scheda tecnica dello stesso Jimi Hendrix, per una migliore conoscenza dell’artista stesso. Viceversa può essere considerato come un almanacco, sempre a disposizione per ogni chiarimento quando si sente parlare di un artista o una band che non si conosce a fondo. Per la stesura di questo testo l’autore è stato influenzato da tantissime persone incontrate, da svariate situazioni cui è stato protagonista, dalla sua passione per il blues ma soprattutto da persone che sentendo la parola blues non sapevano minimamente cosa volesse dire.

In futuro non si sa se pubblicherà un altro libro, certamente non si preclude nessuna possibilità e certamente sarà un libro dove non parlerà di se stesso perché tutto ciò che lo riguarda, anche nel profondo, preferisce tenerlo per se. Tranne il blues: questo gli piace più esternarlo su un palco, oltre che, ora, su un libro.