Intervista con i Bamboo Threeo

La band di Cagliari si racconta a Radio Sardegna Web


I Bamboo Threeo di Cagliari suonano il classico reggae ma nel loro sound abbiamo percepito un po’ di tutto: dalle melodie solari che contraddistinguono questo stile musicale a i ritmi ska passando per influenze R&B. Una varietà di timbri e sonorità molto interessanti. La chitarra e la voce morbida di Alberto Murru, il basso di Mohamadou Faye disegna melodie orecchiabili che aggiungono quel qualcosa in più al sound, Angelo Collu alla batteria detta il ritmo con molta costanza e picchia sui tamburi che è un piacere. Sono tre spiriti liberi che proseguono il loro viaggio musicale senza compromessi e soprattutto senza rotte predefinite, laddove il reggae può svegliare coscienze e sentimento in ogni angolo di Cagliari, per ricostruire un movimento che allo stato attuale e pressochè assente in città.


Bamboo Threeo di Cagliari

Alberto urru, chitarrista e cantante della band, come nascono i Bamboo Threeo?

“Bamboo Threeo è un progetto che nasce dalla mia astinenza dal reggae durata qualche anno, dopo un lungo periodo in cui il roots reggae e il Dub hanno occupato una porzione importante della mia carriera da musicista. Ho suonato reggae per molti anni e in svariate formazioni, specie nel periodo d’oro del Reggae in Sardegna e in tutta Italia, suonando e interpretando il reggae ho avuto modo di togliermi delle grandi soddisfazioni come musicista…ho avuto la fortuna di prendere parte a manifestazioni e festivals di importanza mondiale come il ROTOTOM FESTIVAL a BENICASSIM in Spagna, il Sardinia Reggae Festival in più di un’occasione, ed è stato bellissimo suonare reggae durante due fortunati tours nella penisola con la mia band di allora, JAHDUB. Il reggae di Bamboo Threeo è molto minimale, e risponde a arrangiamenti in cui il groove e l’armonia la fanno da padroni…e vuole essere un omaggio al grande Bob Marley, all’Africa e alla gente che soffre, in tutto il pianeta”.

Cosa avete trovato (da un punto di vista emozionale, della ritmica…ad esempio) nel reggae che altri stili musicali non vi hanno dato?

“Il reggae è Africa, è musica povera, è un punto di partenza ma anche un bel porto in cui approdare. Il reggae e il blues sono la stessa cosa, sono 2 modi in cui gli afroamericani cercano di riprendersi le loro radici, comunicare con l’assoluto, è un ritorno a casa. Noi che siamo sardi abbiamo molto in comune con gli afroamericani del Sud degli Stati Uniti e dei Caraibi, siamo molto vicini all’Africa e abbiamo subito notevoli contaminazioni, si provano brividi se si ascoltano insieme brani della tradizione sarda come quelli dei poeti sardi (cantadoris) e brani tuareg provenienti dal Sahara…sono la stessa cosa. E sono incredibilmente simili al primordiale Delta Blues o ai ritmi NYABINGHI antenati del Roots Reggae Jamaicano…che anche noi sardi in fondo siamo africani? La nostra musica pare dire questo…ma anche certe teorie geologiche”.

Il nome Bamboo Threeo ha un significato preciso o è un nome come tutti gli altri?

“Il Bamboo è una pianta forte, con una struttura incredibilmente solida e difficile da sradicare, pur apparendo leggera e fragile alla vista. Il reggae è dolce, armonioso, quieto e psichedelico…ma ha radici solide”.

C’è un movimento reggae a Cagliari? Quante sono a Cagliari le band che suonano reggae?

“Ormai non sono più tante. Rimangono esponenti che con coraggio e tenacia continuano a dire la loro ma tanto è cambiato rispetto ad almeno 10 anni fa. Il reggae era talmente diffuso che non ti so neanche dire quante bands esistessero in Sardegna nel 2005…e lo stesso si poteva dire in tutta Italia. Il reggae nei primi anni 90 era una reazione quasi punk allo status quo, era protesta, resistenza, voglia di denuncia sociale e culturale, un prendere le distanze da ciò che accadeva. Nel nome dell’uguaglianza, della libertà,  dell’antirazzismo e del bigottismo cattolico. Il reggae è anche spiritualità…pace…si è suonato un gran reggae in Sardegna e in Italia tra il 1990 e il 2010…poi siamo rimasti in pochi”.

Perché in così pochi suonano questo stile musicale che sino a 10 o 15 anni fa era molto viva?

“Perchè i giovani, vittime di tutto ciò che li circonda, o si affacciano ad altri stili musicali, in cui la denuncia e la protesta non vengono espresse con metafore e con messaggi di amore e di pace, ma vengono gridate in maniera violenta e diretta, vedi l’Hip Hop…è il modo di intendere la poesia e la musica che è cambiato”.

Allora quale potrebbe essere la soluzione ideale per creare un certo fermento intorno alla musica reggae in una città come Cagliari?

“Cagliari non è diversa da Milano o altri centri italiani. La cultura latita…la musica subisce questo…bisognerebbe cambiare tutto!

Progetti futuri per i Bamboo Threeo?

“Continuare a suonare, dire, denunciare con la poesia e…pregare…perchè il roots reggae è preghiera”.

I Bamboo Threeo di Cagliari