Vittorio Bruno recensisce il film “Italiano Medio“, regia di Marcello Macchia (Maccio Capatonda).

 

Italiano Medio il film

Giulio Verme sta protestando con un’associazione contro l’abbattimento di un bioparco, voluto per costruire un quartiere residenziale progettato dal famoso imprenditore Giancarlo Cartelloni. Nato da due genitori teledipendenti che non lo consideravano mai, Giulio inizia fin da giovane a provare un odio profondo per la TV e per tutto ciò che ad essa è collegato, diventa ambientalista, animalista, vegano e contro qualsiasi tipo di spreco. Crescendo non riesce più a sopportare la situazione familiare e decide di andare via da casa. Frequenta la facoltà di scienze ambientali all’università, dove si laurea a pieni voti, e lì conosce Franca, che la pensa come lui sull’ambiente, con la quale si fidanza e va a convivere.

Film

Il logorio della vita moderna

Col passare del tempo Giulio è sempre più preoccupato per il futuro del pianeta e dal menefreghismo generale, non gli resta quindi che occuparsi in prima linea della sensibilizzazione unendosi ad un gruppo di attivisti ma comunque gli servirà a poco sapendo che la gente fuori continuerà a fregarsene di tutto.
Una sera, dopo un forte litigio con la fidanzata, Giulio torna a casa e riceve la visita di un ex compagno di scuola il quale vedendolo scoraggiato e giù di morale gli offre una soluzione, una pillola che inibisce il suo cervello riducendone la funzionalità dal 20% al 2%.
Da questo momento Giulio cambia vita passando dal logorarsi continuamente sui problemi del Mondo a serate in discoteca, donne, macchine di grossa cilindrata e la partecipazione ad un reality show.

Il parere di Vittorio

Questo film a mio avviso riesce a raccontarci l’Italia attuale facendo della sana satira, mostrandoci in maniera molto caricaturale quanto sia importante per la società odierna l’apparire a discapito dell’essere, ci porta a capire quanto per noi sia diventato di vitale importanza un calcio di rigore invece di una fabbrica che chiude.
Sui titoli di coda il film ti porta ad un altro ragionamento: che tu prenda la vita troppo sul serio o meno, risulti comunque in qualche modo eccessivo.
Per come la vedo io dovremmo essere un po’ tutti “l’italiano medio” descritto nel film facendo attenzione però a non tralasciare il Giulio serio e determinato che lotta per ciò in cui crede.
Prendete me per esempio: cerco di scrivere in maniera informale il mio pensiero su certi film, mi piace il teatro, leggo (non quanto vorrei)e seguo i TG ma nei week-end vado a ballare (a volte) e, cosa più importante seguo come posso le sorti della mia squadra del cuore.

Curiosità

Nel primo fine settimana di programmazione il film incassa 1.972.000 Euro. Alla fine l’incasso totale è di € 4.518.908.
Nel 2015 riceve un Nastro d’Argento come miglior commedia.

 

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