Il saluto da fan di Max Aci a Chris Cornell, scomparso improvvisamente.

Solitamente il nostro spazio è dedicato agli artisti che noi definiamo “trasparenti”, ma questa mattina in redazione nessuno di noi è riuscito a non pensare almeno per un istate a Chris Cornell. Il cantante di Seattle è improvvisamente scomparso, troppo presto e così senza preavviso. E Max Aci ha accettato di scrivere alcune parole non tanto come recensore e autore di Radio Sardegna Web, ma come fan.

 

Il saluto a Chris Cornell

Chris Cornell è morto.
Queste parole pesano come tonnellate in questo momento e la tastiera del mio pc fatica a scriverle.
Oggi non voglio scrivere qualcosa come 8Max, come recensore o come tecnico, oggi sono un bambino che piange la morte del suo Eroe musicale.
Seattle alla fine degli anni 90 era il babbo natale della musica e ci ha regalato musicisti che non dimenticheremo mai; uno di questi è Chris.
Chris come la maggior parte dei suoi colleghi della magnifica Scena grunge, ha avuto un’adolescenza travagliata, Seattle non perdonava e quindi invece di fare la fine di molti, visto che era davvero facile cadere, si è avvicinato alla musica e ha fondato quella che lo accompagnerà per tutta la vita, fino a pochi giorni dalla sua morte: la sua band i Soundgarden.

Chris Cornell

Non voglio fare la cronostoria della sua carriera musicale o elencare le collaborazioni che ha avuto, voglio ricordare il musicista e l’icona che era e la grandissima ed espressiva potenza vocale che gli ha permesso enormi soddisfazioni. “Black Hole Sun” “Rusty cage” “Spoon” e l’immenso album “Superuknown” riecheggiano nella memoria di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di vivere quel periodo importante della musica.
Salutaci Laney, Kurt, Andrew Wood e tutti quelli che hanno contribuito come te a rendere onore a Seattle e a tutta la Musica.
Grazie Chris, hai reso la musica migliore, insieme ai Pearl jam, Nirvana, Alice in Chains e a tutta la scena Grunge hai dato prova che chi ama davvero la musica può davvero farcela nonostante mille problemi.

Ciao figlio di Seattle.