Parla Daniele

Trova Facciamo il punto:

Sono passati sei giorni dalla partenza di Daniele Strano da Cagliari per il suo viaggio solidale che in circa un mese lo porterà a circumnavigare la Sardegna, con l’obiettivo di raccogliere fondi che saranno poi destinati a due progetti di Save The Children, uno italiano e uno estero.
In questi giorni Daniele ha avuto modo di incontrare tra i chioschi e gli stabilimenti diverse persone, che generosamente hanno contribuito alla causa e sono diventate parte attiva di questo progetto.
Le foto che ogni giorno Daniele posta nei vari Social, ci regalano immagini di un’isola che nonostante tutte le difficoltà non perde la sua bellezza, ma come avrete modo di leggere ogni tanto deve subire le ingerenze della mano dell’uomo. Fino ad ora le difficoltà sono state causate principalmente dal tempo, con il vento di maestrale che ha costretto un rallentamento della tabella di marcia, ma che comunque come avrete modo di leggere procede spedita tappa dopo tappa.
Radio Sardegna Web continuerà a seguire Daniele in questo suo viaggio, riportandovi ciò che nelle pause dalla navigazione e dagli incontri sulle spiagge riuscirà a condividere con noi.

A seguire il suo primo racconto degli incontri e delle emozioni di questi giorni di viaggio.

Emozioni forti il primo giorno con le persone che dal molo di Marina Piccola mi salutavano e mi dicevano “ci rivediamo tra 30 giorni”.
Così ho iniziato a pagaiare in un mare straordinariamente calmo! Alle 9:30 sono partito lasciandomi alle spalle la sella e dopo qualche foto ho ripreso la rotta, direzione Maddalena spiaggia di Capoterra al Cayo Loco, con il vento che iniziava a increspare il mare, verso le 12:00 è entrato un po’ di scirocco che mi ha dato qualche problema , ho una canoa con più di 30 kg di carico più il mio peso 68 kg.
Arrivato alle 13:15 a destinazione ho deciso di non continuare e fermarmi , ho avuto il piacere di conoscere i ragazzi dello staff dello stabilimento e le ragazze di Capoterra 2000 Colonia day, che con un paio di canoisti in erba hanno voluto fare le foto. Notte calda e umida quella passata a Capoterra, non c’ero più abituato e in più gruppi di ragazzi e pescatori hanno fatto il resto per tutta la notte. Con zero ore di sonno ho fatto colazione e mandato le foto di rito ai vari social per poi ripiegare tutto e andare in direzione Perd’e Sali a trovare Gilly con la sua scuola di kayak e canoa che mi aspettava ieri con i suoi piccoli allievi, il mare eccezionalmente calmo mi ha dato la possibilità di attraversare lo scempio paesaggistico di Sarroch, l’acqua era satura di olio e chissà cos’altro, purtroppo per me vedere tutto questo ha richiamato l’attenzione della guardia costiera che sorveglia la zona, mentre chissà in altre spiagge i pazzi con le barche fanno danni…Oi Oi… che dire.. vabbè alla fine dopo sono arrivato come promesso a Perd e sali alla scuola di kayak ho fatto una chiacchierata con gilly e suo figlio e ho ripreso il viaggio in direzione Nora con la speranza di trovare il responsabile dello stabilimento villaggio 88 che non ho trovato e chissà se ritroverò !! Ora sono qui su un molo fini piccolo porticciolo turistico al riparo dalle onde e riprendendo le energie per arrivare a chia!

Ieri è stata una Domenica di grande fatica per recuperare il tabellino di marcia. Ho toccato Porto Pino, dove purtroppo non ho potuto ricevere donazioni a causa della forte quantità di gente assiepata nei chioschi, troppo indaffarati per dedicarmi del tempo!
Ho dormito nella spiaggia di Porto Botte e questa mattina di buona lena con la sveglia all’alba ho smontato casa e caricato tutto in kayak come sempre e salutando Angelo, il titolare del chiosco, ho puntato dritto all’isola di Sant’Antioco col mare buono, sperando di riuscire a compiere l’impresa in due ore prima che salisse il maestrale, che invece mi ha beccato alle 9:00 costringendomi a un’ora di duro sforzo contro corrente per evitare di essere potato via.
Ora sono qui a Maladroxa dove passerò la notte in compagnia di Giancarlo Melargo titolare del chiosco Penelope.

 

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