Ospite in studio il Presidente dell’associazione A.W.I.  Maurizio La Rosa

La web radio è diventata, oramai, una realtà concreta anche in Italia. Inutile girarci intorno.
La vecchia modulazione di frequenza (FM) certamente continua ad attirare l’attenzione, ma la web radio sta venendo fuori prepotentemente, ti dà le stesse cose di una radio in FM (che opera in un territorio circoscritto) ma con una differenza sostanziale: le webradio si rivolgono ad ascoltatori di tutto il mondo, o almeno così dovrebbero fare.

La web radio è diventata, oramai, una realtà concreta anche in Italia. Inutile girarci intorno.
La vecchia modulazione di frequenza (FM) certamente continua ad attirare l’attenzione, ma la web radio sta venendo fuori prepotentemente, ti dà le stesse cose di una radio in FM (che opera in un territorio circoscritto) ma con una differenza sostanziale: le webradio si rivolgono ad ascoltatori di tutto il mondo, o almeno così dovrebbero fare.
Sono diventate la nuova palestra di chi vuole fare lo speaker ( fino a 15 anni fa era prerogativa della radio in FM), alla fine, pensandoci un attimo, è diventato il luogo ideale per fare pratica, fare gavetta e migliorare.
Ed allora mi chiedo… ma cosa accadrà quando la Comunità Europea ci imporrà il DAB+?  Il DAB­+ ovvero Digital Audio Broadcasting, in pillole altro non è che un sistema di radiodiffusione digitale che permette la trasmissione sonora di programmi radiofonici con una qualità paragonabile a quella di un CD, ovviamente i costi per attuare tutto ciò sono davvero molto alti e l’accesso non garantito a tutti.
Le radio in FM saranno in grado di sostenere questi costi? Varie voci esperte dicono che non sarà facile, anzi!
Ed ecco come il web, quindi le radio sul web, hanno ora la possibilità concreta di affermarsi ulteriormente, già da tempo ripetiamo, sono una realtà.

Ed ecco spuntare l’A.W.I. – l’Associazione Webradio Italiane.

Il suo intento è perseguire la legalità nell’ambiente delle web radio.
Nasce per raggruppare e rappresentare tutte le web radio che non si sentono adeguatamente rappresentate da altre associazioni (ad esempio la più longeva W.R.A. ovvero Web Radio Associate), non solo: A.W.I. svolge attività di promozione delle Web Radio in tutte le sue forme offrendo agevolazioni e servizi.
Al sito www.awiradio.it è possibile conoscere l’associazione e scoprire nel dettaglio che si da un gran bel da fare per tutelare le web radio ed i loro rappresentant anche stipulando convenzioni con etichette discografiche ed enti-gestori di servizi utili ai web radiofonisti.
Per essere ammesso a socio è necessario presentare domanda al Consiglio Direttivo con l’osservanza delle seguenti modalità ed indicazioni:

A) indicare nome e cognome, luogo e data di nascita, professione, residenza, indirizzo mail valido.
B) indicare denominazione della propria web radio o di un’azienda legata all’imprenditoria finalizzata alle web radio.
C) dichiarare di attenersi al presente statuto.

Nasce tutto dalla passione per il mondo della radio

Il Presidente dell’A.W.I. è Maurizio La Rosa, grande appassionato di radio ed anche di comunicazione, nonché responsabile di Radio Mela (www.radiomela.it): una web radio che da tanto tempo si fa notare nel web, caratterizzata dalla sua musica principalmente anni ’80 ’90.
Anche Maurizio ha dovuto fare una storica gran bella gavetta nell’FM (modulazione di frequenza), toccando tutti i ruoli e acquisendo la competenza necessaria a poter creare e gestire più di un contesto radiofonico.
Ha intuito che internet è una grandissima risorsa per tutti, anche per chi fa radio, capendo che il futuro della radiofonia è certamente nel web.
Maurizio La Rosa è stato a Radio Sardegna Web ed abbiamo colto l’occasione per fargli qualche domanda, vi invitiamo quindi ad ascoltare l’intervista in cima a questo articolo!