Saranno 67 i gruppi folk che domenica 24 maggio parteciperanno alla 66esima edizione della Cavalcata Sarda, la sfilata in costume più importante dell’Isola.

Compresi i 23 gruppi a cavallo il totale di figuranti sarà di oltre 2.950. I gruppi partiranno alle 9 per seguire un percorso che da corso Regina Margherita di Savoia li porterà lungo via Asproni quindi via Roma, piazza d’Italia, portici Bargone e Crispo, via Cagliari, via Brigata Sassari, Emiciclo Garibaldi, viale Italia, per terminare in viale Mancini angolo via Manno. Al pomeriggio di domenica, alle 17, immancabile appuntamento con le pariglie all’ippodromo Pinna di Sassari, nove i gruppi partecipanti. L’evento è stato presentato questa mattina a Sassari dal sindaco Nicola Sanna e dall’assessore della Cultura Monica Spanedda.

(fonte: (ANSA) – SASSARI,19 MAG -)

La Cavalcata Sarda si distingue dalle altre celebrazioni per il suo carattere profano: i costumi, le danze, i canti e le destrezze a cavallo sono i veri protagonisti, emblemi di una tradizione che sussiste in tutta la sua varietà e ricchezza.
E’ un’antica manifestazione culturale e folkloristica che si svolge a Sassari, solitamente la penultima Domenica di Maggio, che consiste nella sfilata a piedi, a cavallo o sulle traccas (i caratteristici carri addobbati con fiori e oggetti della quotidianità), di gruppi provenienti da ogni parte della Sardegna.
La mattina è interamente dedicata alla sfilata dei costumi tipici, alla quale partecipano migliaia di figuranti, a piedi, a cavallo e su carri decorati con fiori.
I partecipanti indossano il costume caratteristico del luogo di provenienza, spesso arricchito da curatissimi ricami e gioielli in filigrana.
La processione, lunga approssimativamente due kilometri, percorre tutta la città, dalla periferia a Piazza d’Italia, il suo centro.
Il pomeriggio, dopo una breve pausa pranzo, i cavalieri si esibiscono in spericolate acrobazie, offrendo uno spettacolo da togliere il fiato.
Questa tradizione ha origini antichissime che si mantengono vive grazie alla passione di questi audaci cavalieri che alimenta il prestigio dell’isola, madre di famosi fantini e terra dove un tempo gli uomini si valutavano in base alla loro destrezza a cavallo. La sera infine, in Piazza d’Italia, definita dai sassaresi il “salotto cittadino”, i gruppi in costume che hanno sfilato la mattina ritornano in pista e si esibiscono nei caratteristici balli tipici sulle note dei motivi folcloristici.

Storia

(Pagina ufficiale Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Cavalcata_sarda)
La prima edizione della Cavalcata risale al 1711, quando il Consiglio comunale di Sassari, sul finire della dominazione spagnola, deliberò di “far cavalcata” in omaggio al re Filippo V di Spagna. Alla manifestazione partecipò tutta la nobiltà sassarese, orgogliosa di mettere in mostra i propri costumi.
La manifestazione che possiamo ammirare oggi invece nasce nel 1899 in occasione della visita dell’allora re d’Italia Umberto I accompagnato dalla moglie la regina Margherita di Savoia, giunti in città per l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II che Giuseppe Sartorio aveva innalzato nella Piazza d’Italia. Di fatto fu un tributo al re da parte di tutto il popolo sardo, cosa non condivisa da tutti, essendo Sassari una delle prime roccaforti anti-monarchiche d’Italia.
Comunque, con il passare del tempo l’usanza si è consolidata diventando una sfilata folkloristica dei costumi tradizionali della Sardegna, fino ad assumere cadenza annuale e a diventare uno dei più noti e apprezzati appuntamenti culturali e turistici dell’isola. Si aggiungono tuttora numerosi venditori di prodotti alimentari tipici sardi e uno spettacolo di pariglie che si tiene nell’ippodromo comunale.
Nel 1982 se ne organizzarono addirittura due, una delle quali in onore di Sandro Pertini, l’allora Presidente della Repubblica italiana.