Elsa Cherchi: la vincitrice del Diapason Music Contest 2018

“Il Diapason è stata una bella esperienza artistica ma anche personale”


Una cantante e chitarrista di Carloforte che a 16 anni ha già in mente solo una cosa: un futuro come musicista. Seconda classificata della trasmissione ‘Standing Ovation’ in onda su RAI 1 (anno 2017). Propone un repertorio inedito e cover Pop rock, Rock melodico, Soul e Cover di grande successo che vanno dagli anni 60/90. Radio Sardegna Web l’ha intervistata…


Ciao Elsa, benvenuta a Radio Sardegna Web. Come nasce questa tua passione per la musica?

“Ciao, grazie a voi di Radio Sardegna Web. Il mio amore per la musica nasce da molto piccola, forse una passione tramandata dai miei genitori.  Infatti sono cresciuta in mezzo alla musica, mio padre cantautore e mia madre cantante. Sin da piccola ho sempre avuto il bisogno di cantare e poi successivamente anche di suonare e comporre”.

La chitarra. Un bellissimo strumento che hai scelto come compagna di palco. Come mai proprio questo strumento?

“La chitarra è uno strumento che mi ha sempre incuriosita sin da piccola. Ricordo che quando vedevo le persone suonarla volevo poterlo fare anch’io. Durante le scuole medie ho avuto il mio primo approccio ad essa e d’allora non ho piú smesso di suonarla. Diciamo che la posso considerare la mia migliore amica di tutti i giorni ma soprattutto durante i live”.

Hai partecipato e vinto il “Diapason Music Contest” nel 2018. Raccontaci di questa esperienza…

“Il Diapason è stata una bella esperienza artistica ma anche personale. Mi ha dato la possibilitá di suonare i miei brani dal vivo e di confrontarmi con artisti piú grandi di me. Una delle cose belle del Diapason inoltre è che ci sono tanti artisti che si esibiscono e tutti con stili diversi fra loro.  Vorrei ringraziare Silvia Lilliu per questa esperienza ma anche tutta l`organizzatori del Diapason, dai fotografi, ai tecnici, ai locali che ci hanno ospitati per suonare”.

Di solito da esperienze come il contest che cosa si impara?

“Da esperienze di questo tipo, secondo me, s`impara a condividere il palco con tanti altri musicisti che possono anche essere completamenti diversi dal tuo stile e quindi anche imparare nuove cose, ma soprattutto a capire che il contest non é la sfida per aggiudicarsi un qualcosa ma una condivisione di emozioni e di esperienze artistiche”.

Come affronti l’ansia prima di un concerto?

“Diciamo che l`ansia c`è sempre, e ritengo che sia importante essere emozionati prima di salire sul palco. L`importante è saperla affrontare, bisogna concentrarsi e pensare a quello che si vuole comunicare al pubblico. Solitamente il mio primo ostacolo è il primo brano che eseguo, dopo di che va tutto in discesa. Il mio trucchetto è chiudere gli occhi e pensare alle parole che sto cantando”.

Immagino che tu abbia in testa, almeno un poco, come realizzare un tuo possibile disco. Tutti brani originali? Ci metti in mezzo anche qualche cover? Preferiresti cantare in italiano o inglese?

“Si, ho anche giá dei brani che vorrei facessero parte del mio futuro disco. La mia idea è quella di un disco con brani sia in italiano che in inglese ma non so ancora se le cover ne faranno parte”.

Tuo padre, anche lui musicista, quanto ha influito su la tua scelta dello strumento musicale e su le tue decisioni da musicista?

“L`influenza dei miei genitori penso di averla avuta nel mio percorso di crescita, perché sin da piccolina la musica che ascoltavano loro in macchina o in casa involontariamente l’ascoltavo anch’io. Poi crescendo ho iniziato a capire cosa volevo ascoltare e quali effettivamente erano i mie gusti. Ma nessuno dei due mi ha mai detto cosa ascoltare o quale strumento suonare, è sempre stata una scelta mia”.

Cosa ne pensi dei talent? Una cosa buona o cattiva secondo te?

“Come in ogni cosa ci sono i pro e i contro, peró per quanto riguarda la mia esperienza personale è stata una bella esperienza. Infatti due anni fa ho partecipato ad un talent della Rai ed è stata una delle piú belle esperienze che io abbia mai fatto. In un solo mese e mezzo ho imparato tante cose, ho affrontato tante paure, ho conosciuto tantissime persone e mi ha dato anche tantissime opportunitá. Allo stesso tempo ci vuole molta dedizione, si deve rinunciare a tante cose perché bisogna lavorare tanto ma se è quello che si vuole fare veramente penso che sia tutto piú semplice”.

Normalmente quando non suoni, quando non studi ma ti rilassi che musica ascolti?

“Mi piace scoprire nuove canzoni, quindi faccio partire spesso delle playlist casuali su spotify, questo magari quando sono fuori casa. Oppure mi piace mettere dei dischi nel mio stereo, dipende molto anche dall`umore che ho in quel momento e da cosa voglio fare mentre ascolto musica. Una cosa che mi piace fare è anche ascoltare i vinili con mio padre nella nostra saletta musicale”.

Progetti futuri per Elsa Cherchi?

“Sicuramente cercare di scrivere il piú possibile per riuscire a trovare i brani giusti per il mio disco. Suonare tanto, spero soprattutto quest’estate di poter fare un pó di concerti. Vorrei anche mandare aventi il mio canale youtube caricando piú contenuti e chissá magari fare anche qualche esperienza azzardata”.