Sant’Efisio si prepara al suo viaggio

La Sardegna è una terra ricca di tradizione, ma quella di Sant’Efisio è qualcosa di più, si tratta di fede, legata alla speranza di un popolo che continua a testa bassa a sopportare le difficoltà dei tempi che corrono.

La Sardegna si prepara per la 360° festa di Sant’Efisio

Domenica 1° Maggio per la tradizione è la festa dei lavoratori, ma soprattutto per la Sardegna l’inizio di un percorso di fede e devozione con la 360° festa dedicata a Sant’Efisio, un culto che ha origini molto antiche attestate nel corso dei secoli e che con il tempo ha assunto una connotazione specifica, con una serie di riti che si svolgono nel corso di tutto l’anno. Efisio giovane guerriero vissuto all’epoca dell’Imperatore Diocleziano nel III sec. d.C, venne inviato in Italia per combattere la diffusione del Cristianesimo e la leggenda narra che la sua conversione arrivò dopo una visione mistica di una croce splendente nel cielo, che poi si impresse nelal sua mano, poi udì una voce che lo rimproverava per quella sua missione contro i fedeli cristiani. Raggiunta poi la Sardegna, Efisio, si schierò in difesa dei cristiani, andando incontro al tradimento che pagò a caro prezzo con il martirio che avvenne il 15 gennaio del 303 d.C. nella prigione di Nora.

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Sant’Efiso

 

I luoghi del martirio

Ed è proprio questo martirio che viene ricordato nel culto di Sant’Efisio che esce dalla sia chiesetta nel cuore di Cagliari per intraprendere il cammino verso Nora, dove il santo arriva nella tarda serata del 2 maggio. Nella giornata del 3 si svolgono i riti e la statua del santo viene portata a spalla seguendo i luoghi del martirio. Infine nella giornata del 4 maggio in serata il ritorno a Cagliari con i fedeli che lo accolgono in processione, scortandolo fino alla chiesetta da dove era partito e dove avviene l’ultimo atto con lo scioglimento del voto entro la mezzanotte. Le testimonianze storiche fanno risalire le origini della festa e del voto al 1652 affinchè il santo intercedesse a favore della città liberandola così dalla peste e negli anni ci sono state delle modifiche mantenendo però inalterate le parti cerimoniali. La responsabilità dello scioglimento del voto e di tutti quei riti e passaggi che portano a questo, sono affidati a un mandatario del Sindaco, l’Alter Nos, che per questa edizione non sarà un rappresentante del consiglio, ma un assessore come prevede la norma a fine legislatura , e la scelta è caduta su Luigi Minerba. Tra i cambiamenti nel corso degli anni non potevano mancare le App dedicate che potetrete scaricare nei diversi store sia nella verione Android che in quella per Iphone e un hashag dedicato #‎santefisio2016‬ che si potrà utilizzare per far conoscere attraverso i commenti, i video e le foto questo intenso momento di culto popolare per la nostra Sardegna.

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App Sant’Efisio

 

Si aspetta la decisione dell’Unesco

Nel 2014 il Comune di Cagliari  ha avviato le procedure di iscrizione nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, secondo i principi stabiliti dalla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO tutto questo in collaborazione con l’Arcidiocesi, la Confraternita e i comuni di Pula, Villa San Pietro, Capoterra e Sarroch. E domani Cagliari, meteo permettendo, si riempirà di suoni e colori, grazie ai tanti gruppi folk provenienti da tutta la Sardegna, che ancora portano avanti il ricordo dei tempi passati, mantenendo vive le tradizioni che fanno della nostra isola un esempio per tanti. Per consultare il calendario degli appuntamenti vi consigliamo di visitare il sito Cagliari Turismo.