The Police: rock band fuori dagli schemi

Si sono divisi perchè tra Sting e Copeland non scorreva buon sangue


Nati in piena era punk, i Police hanno ammorbidito le rudezze di quel suono dando vita a un originale reggae-rock, meno selvaggio ma sempre trascinante, e sfornando un’incredibile sequenza di classici. Sperimentavano poco ma per contro creavano ritmi davvero da paura! Rimane l’amaro in bocca pensando che si sono sciolti perchè Sting e Copeland non si potevano vedere. Quindi mi chiedo: ma davvero i Police si sono sciolti perchè tra Sting e Stewart Copelang non scorreva buon sangue? Oppure lo scioglimento è dovuto al fatto che come band avevano ottenuto il massimo del successo, dei riconoscimenti e cominciava a serpeggiare “voglia di qualcosa di nuovo e di diverso”? Propendo per la seconda ipotesi. Nel frattempo sappiate che domani mattina, alle ore 11:00 su Radio Sardegna Web, gli special guest del programma Heroes saranno proprio i Police ed a loro verrà dedicata una playlist senza interruzione (Massimo Salvau)


The Police è stato un gruppo musicale britannico formatosi a Londra nel 1977 intorno alla figura di Gordon Matthew Sumner, in arte Sting. La formazione con la quale i Police assursero al successo internazionale fu quella con lo stesso Sting, autore di gran parte dei brani del gruppo, leader vocale e bassista, Andy Summers, chitarrista, e lo statunitense Stewart Copeland, batterista. Una band fuori dagli schemi soprattutto per merito dei grandi pezzi che suonavano, classici senza tempo che uscivano a fiumi dalla penna di Sting, suonati da musicisti eccelsi in tecnica e capacità interpretative e grazie a questo sono rimasti nel cuore di tanti, da chi ha gusti musicali più semplici a molti attenti ascoltatori rock. Nel corso della loro carriera, durante la quale vendettero circa 75 milioni di dischi, i Police furono premiati con sei Grammy e nel 2003 furono ammessi nella Rock and Roll Hall of Fame. Tra i singoli più noti del gruppo figurano Every Breath You Take (dall’ultimo album in studio Synchronicity) Roxanne e Can’t Stand Losing You (tratti dal loro album d’esordio Outlandos d’Amour) Message in a Bottle e Walking on the Moon (da Reggatta de Blanc), Don’t Stand So Close to Me (da Zenyatta Mondatta) ed Every Little Thing She Does Is Magic (da Ghost in the Machine). Il batterista Stewart Copeland, figlio di un ex agente della C.I.A. divenuto consulente diplomatico indipendente (Miles Copeland jr.), aveva iniziato a studiare le percussioni da adolescente a Beirut. Giunto a Londra alla metà degli anni settanta, partecipò alla vivace scena musicale londinese, acquisendo esperienza in diversi gruppi, il più recente dei quali quello prog dei Curved Air. Tra la fine del 1976 e l’inizio del 1977 conobbe Sting che aveva visto cantare e suonare il basso a Newcastle con i Last Exit, il suo gruppo jazz fusion. Quando Sting si trasferì a Londra, dopo le prime jam session, Copeland arruolò Henry Padovani alla chitarra per fondare i Police. Il trio così formato registrò il primo singolo Fall Out nel febbraio del 1977 con un budget di 400 sterline. Il singolo uscì per l’etichetta gestita dal fratello di Stewart, Miles Copeland III (futuro manager del gruppo). Parallelamente Stewart e Sting parteciparono al progetto Strontium 90, organizzato da Mike Howlett, bassista dei Gong, nel quale alla chitarra suonava Andy Summers. L’esperienza impressionò positivamente tanto Sting e Copeland quanto Summers. Poco tempo dopo Summers incontrò Copeland che gli propose di unirsi ai Police in sostituzione di Henry Padovani. Andy Summers tuttavia entrò inizialmente come quarto componente, ma la formazione a due chitarre durò per lo spazio di due concerti. Con l’uscita di Henry Padovani, Sting, Stewart Copeland e Andy Summers si esibirono per la prima volta come trio il 18 agosto 1977 al club Rebecca di Birmingham. Musicalmente lo stile del gruppo era influenzato dalla cultura punk in voga all’epoca, senza comunque lesinare influenze più raffinate derivanti dal reggae e la musica jazz, fatto che in un primo momento gli attirò le critiche da parte dei puristi del genere.

I Police hanno esordito come punk rock ma si sono presto evoluti verso uno stile musicale più ampio, incorporando elementi reggae, pop e new wave nel proprio sound. Il critico Stephen Thomas Erlewine di AllMusic scrive che i Police erano punk rock solo “nel senso più libero del termine”. Il portale Ondarock definisce il sound dei Police “fuori dagli schemi” e che “non possono essere definiti un gruppo totalmente rock, non possono nemmeno essere liquidati come un semplice gruppo pop, non sono mai stati veramente punk”. I Police vengono riconosciuti come il gruppo musicale britannico di maggior successo commerciale dei primi anni ottanta. Nel 2003 i Police furono ammessi nella Rock and Roll Hall of Fame, nel 2004 Rolling Stone li classificò settantesimi nella sua lista dei cento migliori artisti di tutti i tempi ed ancora, secondo Rolling Stone, quattro loro album sono tra i cinquecento migliori al 2014: Ghost in the Machine (323º), Reggatta de Blanc (372º), Outlandos d’Amour (428º) e Synchronicity (448º). Terminata l’apoteosi della tournée di Synchronicity, le tensioni tra Sting e Copeland non sono più sostenibili. I Police si prendono così una “pausa” che dura a tutt’oggi. La band non si scioglierà mai ufficialmente, ma semplicemente Sting e Copeland cominciarono a incidere album solisti: il segno definitivo che ormai i Police non ci sono più. Ci rimarrà il ricordo di una band fra le più amate e influenti della storia che in una manciata di dischi hanno riportato il rock e il pop “di massa” a livelli impensati. Nati dal punk cui tanto devono ma da questo diversi, sono la dimostrazione di come il rock si realizzi nelle forme più disparate restando in fondo sempre lo stesso, la grande musica popolare di sempre.