Non una recensione, ma una presentazione

Questa, volutamente, non vuole essere una recensione, ma la presentazione di un lavoro che è frutto dell’ingegno e delle doti artistiche degli Alchem – Annalisa Belli (voce e tastiere), Pierpaolo Capuano (chitarre, percussioni e flauto) e Luca Minotti (basso e programming) – band romana dalle forti tendenze alternative / prog-rock e caratterizzata da un sound identitario, distinguibile e riconoscibilissimo, ricco di tutte quegli elementi più classici del Metal ma usati magistralmente, per enfatizzare, rimarcare, affermare ogni sfumatura di ogni brano proposto, aspetto questo che si può riscontrare specialmente in questo loro ultimo lavoro uscito l’11 Giugno dal titolo “Viaggio al centro della Terra”.

Il progetto musicale Alchem, come sempre capita nelle band a “lunga durata”, è stato soggetto nel tempo a qualche metamorfosi, organica, azzardo anche concettuale, ma soprattutto ascoltando questi 9+1 brani è chiaro come il sole che la band abbia trovato la sintesi perfetta che ne caratterizza una ulteriore maturità artistica.

Non dimentichiamoci che stiamo parlando di una band al loro 13° anno di attività, con 2 album ufficiali alle spalle e una raccolta ( per la precisione, l’album Shadows nel 2008, la raccolta Florilegium nel 2011 e il più recente EP Fragment che già conteneva “Il canto delle sirene”, riproposta come traccia n°3 di questo nuovo lavoro) e una serie di collaborazioni e rispetto reciproco con tutto il tessuto musicale di appartenenza, collaborazioni che possiamo trovare anche in Viaggio al centro della Terra, come ad esempio Emilio Antonio Cozza (Emian) al violino, Diego Banchero (Il Segno del Comando) al basso, Manuel de Petris al violino, Paolo Tempesta al basso e alla seconda chitarra, Massimiliano Fiocco (Ragno 89) alla batteria e Alessandra Trinity Bersiani (Glareshift).

Lascio agli altri l’onere di valutare le singole tracce, di dissezionarne gli aspetti musicali cercando paragoni e similitudini con altri progetti musicali affini o meno, sono cose che trascendono dal messaggio che vogliamo dare a voi lettori, un messaggio semplice, diretto:

siate curiosi, e la vostra curiosità sarà ricompensata pienamente da questo nuovo lavoro degli Alchem!