Vangelis: l’uomo delle colonne sonore

Creatore di un filone musicale elettronico che faceva riferimento ad atmosfere fatte con tutto quello che poteva essere utilizzato tecnologicamente parlando: primissimi pc, sintetizzatori, tastiere e tanto buon senso


Rinomato per partiture “d’atmosfera” e colonne sonore, il greco Vangelis ha coniato un genere di musica elettronica particolare, con melodie eleganti che si innestano in una dinamica basata su ritmi e percussioni. Quasi tutte le sue canzoni sono state prese in considerazione per la creazione di colonne sonore di film poi diventati famosissimi. Ogni volta se la doveva vedere, musicalmente parlando, con Jean Michel Jarre, che faceva le sue stesse cose. Una lotta ad armi pari però molto rispettosa. Nella puntata di questa mattina a Heroes il protagonista sarà Vangelis. Si parte alle ore 11:00 su www.radiosardegnaweb.com (Massimo Salvau


Compositore e tastierista. A volte noto anche come Evangelos Papathanassiou, Vangelis Papathanassiou, Vangélis Papathanassiou. Il suo caratteristico stile ha segnato il punto di congiunzione tra la musica cosmica degli anni Settanta e la new age di due decenni dopo, influenzando profondamente la scena elettronica mondiale. Come il suo omologo francese Jean Michel Jarre ha avuto il merito di saper divulgare la musica elettronica al grande pubblico, smussando certe spigolosità della tradizione. Musicista autodidatta, inizia a suonare il pianoforte alla tenera età di quattro anni senza nessuna nozione di scrittura o lettura degli spartiti musicali. A metà degli anni ’60 fa parte della band musicale greca Formynx e successivamente, dopo essersi trasferito a Parigi, del gruppo progressive Aphrodite’s Child (insieme al cantante Demis Roussos e al batterista Lucas Sideras). Con questa band diventeranno famosissimi in tutta Europa con il brano “Rain and Tears”.  Nella seconda metà degli anni ’70, dopo lo scioglimento della band, va a Londra dove fonda il leggendario studio di registrazione Nemo e inizia la carriera solista, ma nel corso della sua vita cambia spesso città e fonda altri studi (tra cui l’Epsilon Laboratory di Parigi). Nel 1975 esce “Heaven and Hell”, opera pomposa, costruita su brevi frasi melodiche e orchestrazioni sinfoniche. I successivi album “Albedo 0.39”, ”Spiral”, “Beaubourg”, “China” e “See You Later”, come sempre composti, eseguiti e prodotti da Vangelis, realizzano una quasi completa fusione tra strumenti acustici ed elettronici, rivelandosi i primi abbozzi di un sound che presto sarebbe stato universalmente apprezzato. Tra i primi a usare il ‘sintetizzatore’ (una tastiera elettronica con suoni preregistratri che permette di ricreare l’effetto sonoro di diversi strumenti) studia e sviluppa sia la tecnologia che l’utilizzazione dello strumento, ma è anche un ottimo percussionista e suona diversi strumenti a fiato.

Nel 1982 vince l’Oscar per la colonna sonora del film “Momenti di gloria” di Hugh Hudson. Tra le sue creazioni più celebri c’è la musica di “Blade Runner” (1982) di Ridley Scott. Nel 1983 Vangelis compone le musiche per l’inquietante e mistico film “Antarctica” di Koreyoshi Kurahara, il film dal più alto incasso tra quelli prodotti in Giappone. Ha cominciato anche a realizzare musiche anche per il teatro e il balletto. Nel 1989 Vangelis riceve il Max Steiner Award per la composizione di musiche da film. Questo premio, assegnato nel nome di uno dei più importanti compositori di colonne sonore della storia, viene presentato insieme al Hall Of Fame Award, con la seguente motivazione: “Assegnato in riconoscimento all’instancabile lavoro di composizione di musiche da film, dando ancor più dignità e valenza artistica al sottofondo filmico”. A Parigi, nel 1992, Vangelis compone la colonna sonora “epica” di “1492 – La Scoperta del Paradiso”, la rivisitazione da parte di Ridley Scott della storia di Cristoforo Colombo. L’album diventa disco d’oro o di platino in più di 17 paesi, tra i quali Belgio, Francia, Olanda, Italia, Spagna, Austria, Regno Unito e Canada, raggiungendo il culmine in Germania dove Vangelis vince il prestigioso Echo Award come Artista Internazionale dell’Anno 1995 e il Leone d’Oro per la Miglior Colonna Sonora. Altri due importanti riconoscimenti arrivano negli anni 90: nel 1992 il Ministro della Cultura francese Jack Lang gli conferisce il titolo di Cavaliere per le Arti e le Lettere e l’anno successivo l’Opera Nazionale di Atene gli attribuisce il prestigioso premio musicale “Apollo”. La musica di Vangelis è talmente varia da poter essere descritta come pop, rock, classica, jazz o new age. Lo stesso compositore greco, parlando delle sue opere, ha detto: “Tutto ciò che cerco di fare è far sapere al pubblico cosa penso attraverso la mia musica. Io porto solo la musica all’ascoltatore, poi tocca a lui farne ciò che vuole”. Nel 2016 Vangelis torna con il disco “Rosetta” ovvero album dedicato all’omonima missione spaziale europea concretizzatasi nel 2004 dopo con l’atterraggio del lander Philae sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko nel 2014, concludendosi infine il 30 settembre 2016 con lo schianto programmato della sonda. Colonne sonore che fanno riferimento allo spazio o di sonde lanciate nello spazio: ecco una nuova ispirazione musicale che lo incuriosirà non poco. Geloso della sua vita privata, raramente appare in pubblico e infrequenti sono anche le sue esibizioni live. Quando non compone si dedica alla pittura e diverse sue opere sono state esposte.