Sabrina Pili ha deciso di sfidare le sue capacità

Farà 327 kilometri in carrozzina nella nuova edizione del “Klick’s on way”

 

Lei è una donna che non si arrende mai. Non dubitate della sua forza interiore perchè questa forza gli ha permesso di fare un sacco di cose nella sua vita, di affrontare situazioni difficili da cui ne è sempre uscita con grinta ed ora questa forza gli permetterà di affrontare un percorso di 327 km nella nuova edizione di “Klick’s on ways“, iniziativa di sensibilizzazione verso un turismo a misura di tutti. Il fatto di essere l’unica sarda a farlo per lei non importa, è più forte la voglia di dimostrare che nonostante la disabilità si possono fare ugualmente tante cose.

Alla fine crediamo che tutto questo Sabrina lo stia facendo anche per stimolare le istituzioni ad un serio ripensamento delle politiche che permettano ad un numero sempre maggiore di disabili come lei di stare bene e stare meglio. Le persone stanno bene quando sono nelle condizioni di poter compiere delle scelte, quando possono esercitare la propria libertà sostanziale, quando possono realizzare ciò a cui danno valore, quando possono esprimere le proprie potenzialità, quando si sentono incluse nella società, quando hanno fiducia nelle istituzioni, quando si sentono supportate in momenti di difficoltà, quando possono esprimersi con generosità…..ed anche quando decidono di fare 327 km!

Ci piace ricordare le parole dell’ex ministro della famiglia e della solidarietà sociale Antonio Guidi, che descrive su se stesso il concetto di disabilità intesa come risorsa: “Ho sempre considerato la mia disabilità come una risorsa, in quanto mi ha portato a dovermi misurare con i miei limiti e le mie potenzialità. Di fronte a qualsiasi azione quotidiana, dalla più banale come salire un gradino alla più complessa come aprirmi a certi sentimenti mi sono dovuto domandare: ce la potrò fare? Questo costante interrogativo mi ha portato ad implementare le mie capacità. Non potendo camminare velocemente ho avuto la possibilità di soffermarmi con più attenzione su tante cose, e poi ho potuto assaporare il piacere della conquista, che non ho mai perso, sia in ambito professionale che soprattutto in quello sentimentale”.

Ma torniamo a Sabrina: il fatto di essere l’unica Sarda a partecipare a questa avventura la stimola in qualche modo? Ma poi….chi gli e lo fa fare percorrere questi 327 km? Ascoltiamo la sua risposta cliccando sul player quà sotto….

Ciò che conta è arrivare sino alla fine con le proprie forze e con l’animo in pace. Parte  Venerdì 19 Maggio da Negrar di Valpolicella il cammino di 10 viaggiatori, di cui 8 a mobilità ridotta, che attraverseranno il Veneto, per raccontare l’esperienza del viaggio, dell’accessibilità e dell’accoglienza delle comunità. Il cammino, organizzato dall’associazione Free Wheels, terminerà il il 26 Maggio a Motta di Livenza. Tra gli 8 viaggiatori a mobilità ridotta, c’è anche lei Sabrina Pili, di Cagliari, l’unica donna partecipante, che farà questa esperienza per la prima volta. A supportarla moralmente, fisicamente e nella logistica la figlia Miriam.

 

Sabrina fa parte dell’associazione Sardegna Sport Cagliari impegnata nell’inclusività attraverso lo sport dilettantistico e ad alti livelli. Con quale spirito Sabrina affronterà questa esperienza? Ascoltiamo la sua risposta cliccando sul player quà sotto…..

Il percorso prevede 8 tappe in 8 giorni: 324 km in tutto, dal Veneto occidentale al Veneto orientale in città e borghi di incomparabile bellezza. Dopo la partenza da Negrar, il gruppo toccherà Verona, attraversando l’Adige sul magnifico Ponte Pietra, le risorgive di Montorio mantenendosi a nord dell’Adige fino a Soave poi tappa a Lonigo,Vicenza, Poiana di Granfion, Camposampiero, luogo legato al Sant’Antonio da Padova, il Santuario Antoniano dell’Arcella, Dolo, Martellago e poi Monastier di Treviso, entrando di fatto nel territorio del Prosecco, San Donà di Piave, Eraclea. Nell’ultima tappa verso Motta di Livenza alcuni vecchi e nuovi ospiti dell’Ospedale riabilitativo in alta specializzazione cammineranno con il gruppo e lo accoglieranno presso la loro struttura, dove gli 8 riders racconteranno i loro straordinari giorni di cammino.

Da Motta di Livenza, i viaggiatori raggiungeranno in auto Venezia, per raccontare, nello scenario di Piazza San Marco, come anche questa città, per anni considerata non accessibile, oggi possa essere vivibile anche da persone con lesione midollare. Una manifestazione stimolante ma noi ci chiediamo, ma soprattutto lo chiediamo a Sabrina, una manifestazione di questo tipo può essere replicata in Sardegna.

 

Ma….chi dovrebbe organizzarla? Tenendo conto di cosa ed in che modo realizzarla? Ascoltiamo la risposta di Sabrina cliccando sul player quà sotto….

Sabrina è un bell’esempio e dimostra la sua grande forza di volontà ma soprattutto è portatrice di un messaggio importante: le persone con disabilità possono diventare soggetti socialmente attivi. Il dovere di tutti noi è quello di entrare nell’ottica che dobbiamo eliminare dalla nostra mente l’ostacolo della fisicità che tende ad isolare il disabile e ad umiliarlo. Si deve guardare alle persone diversamente abili in maniera attiva, senza pietismo, come risorse positive della comunità. Non dovrebbe mai mancare il rispetto e l’attenzione verso chi, da una posizione differente e svantaggiata, ci dimostra di essere in grado di insegnarci volontà e forza vitale. Proprio come farà Sabrina in questa manifestazione di 327 km da percorrere. Il valore della disabilità vista come risorsa e non come limite della società, questo è il traguardo che si deve raggiungere, perchè solo così sarà possibile una maggiore crescita per i singoli e, forse, per un intera nazione come l’Italia.

Approfondimento articolo

Per carcare di capire meglio la manifestazione abbiamo intervistato Pietro Scidurlo ovvero il co-fondatore e Presidente di Free Wheels, che organizza l’evento. Clicca sotto per ascoltare l’intervista