Clelia e Lavinia (Ines) Degli Agostini

Due grandi donne del 900 italiano

 

Due sorelle venete sono diventate figure memorabili nella comunità sarda. Il perché sta nella loro storia di levatrici, singolare e poco conosciuta, ricordata a Pirri con un evento culturale venerdì e sabato a casa Saddi. Le due signore hanno fatto nascere seimila bambini a Monserrato e ben quattordicimila a Pirri quindi rappresentano una realtà storica preziosa per le nostre comunità. E grazie a loro abbiamo anche potuto approfondire la parte sia storica che scientifica parlando dei problemi legati alle nascite a partire dai loro anni, per arrivare ai giorni nostri.

Clelia e Lavinia Degli Agostini (nota Ines ma anche Ina) nacquero ad Albignasego, in provincia di Padova, rispettivamente nel 1908 e 1910 come terza e quarta in una famiglia di nove figli. Studiarono a Padova nel periodo fascista, quando venne istituita l’ONMI (Opera Nazionale Maternità e Infanzia) per combattere la mortalità infantile e quella delle puerpere per sostenere la “battaglia demografica”. Sempre in quegli anni venne istituita l’Unione Fascista delle Levatrici che dal 1937 saranno chiamate ostetriche. Quando Clelia conseguì il diploma, le venne proposto di andare a lavorare in Libia, allora colonia italiana, o in Sardegna. Sebbene la Libia risultasse meglio collegata della Sardegna al resto di Italia, Clelia scelse l’isola e vi si trasferì nell’agosto del 1934, prima tra Ruinas e Tratalias, poi nel giugno del 1938 a Pirri. Furono i racconti affascinanti di Clelia a convincere Lavinia a trasferirsi. Arrivò nel 1940 quando si iscrisse alla scuola Convitto per seguire gli studi infermieristici e in seguito diplomarsi in ostetricia. Nel 1943 entrò in servizio presso l’Ospedale civile di Cagliari per prestare cure e assistenza ai feriti e alle vittime della seconda guerra mondiale. Al termine della guerra il lavoro di Lavinia proseguì nella libera professione fino a che non vinse la condotta di ostetricia per i comuni di Carbonia, Cortoghiana e Bacu Abis, rimanendo nel Sulcis fino al 1950. Nel 1951 si trasferì a Pirri, nella casa in Via Italia, per stare con la sorella maggiore Clelia.

L’Associazione “Pirri: antiche storie del mio paese”, sotto l’attenta direzione del Presidente Daniele Vacca, organizzerà per venerdì 28 ottobre 2022 nella Sala Eventi della MEM alla presenza dell’Assessora comunale alla Cultura, Maria Dolores Picciau, un convegno dal titolo “Le levatrici Clelia e Lavinia (Ines) Degli Agostini, da Albignasego a Pirri. Due grandi donne del Novecento italiano” e poi la mostra “Is Giogus Antigus (Gli antichi giochi)” consentiranno a tutti gli interessati di avere uno spaccato molto attento sulla vita a Pirri e Monserrato nel dopoguerra.

Si parte venerdì 28 ottobre alle 15,30 presso la Casa Saddi in via Enrico Toti 24 con il convegno dedicato alle storiche levatrici di Pirri che proseguirà sabato 29 ottobre a partire dalle 10,30, presso la sala coperta della Ex Vetreria di Pirri.

Allestite e visitabili per tutto il mese di novembre, anche le due mostre fotografiche sulle sorelle levatrici e sui giochi antichi che sono ospitate presso la sede operativa dell’Associazione Culturale “Pirri: Antiche storie del mio paese” in via Risorgimento 25. Nella serata di venerdì 28, negli spazi di Casa Saddi si è terrà anche un concerto con l’ottimo quartetto guidato da Vittorio Sicbaldi, uno dei più apprezzati batteristi jazz della scena nazionale. Vittorio è nato a Pirri e a farlo nascere c’erano le due proprio Clelia e Lavinia. Con Sicbaldi suoneranno Salvatore Spano al pianoforte, Alessandro Atzori al contrabbasso e Simone Pala al sax, per un quartetto solido e affiatato che regalerà al pubblico un’elegante selezione di brani jazz anni Cinquanta.

Per maggiori informazioni contattare l’Associazione “Pirri: antiche storie del mio paese” su Facebook.